E
Lunetta, mantova | 14 - 20 giugno 2021
«È stata ritrovata!» «Cosa?» «L’eternità. È il mare unito al sole.»
Arthur Rimbaud
Il progetto curatoriale dedicato alla congiunzione copulativa “e” prende spunto dal testo “Eros in agonia” di Byung-Chul Han, in cui il filosofo coreano mira a ricostruire la centralità dell’amore, inteso come attenzione e unione reciproca, minata dall’individualismo contemporaneo, intento a porre l’accento sull’Io, lasciando in secondo piano l’Altro. Attraverso il fil rouge tracciato dal filosofo, che crea un dialogo con Marsilio Ficino, Foucault, Agamben, Barthes, fino ad arrivare a Wagner e Lars Von Trier, emerge un’immagine anarchica dell’amore, in grado di reagire alle norme che regolano il mondo contemporaneo. Le congiunzioni copulative sono dunque l’unico modo per esperire in maniera radicale l’Altro.
Unione, sinergie, scambio, socialità, relazione, rapporti, connessioni, legami, nessi, sono i temi attorno a cui gli artisti saranno chiamati a sviluppare le loro riflessioni, per ricreare visivamente delle suggestioni in grado di trasmettere il senso di comunità e familiarità che si respira a Lunetta. I molteplici punti di vista offerti dal saggio di Byung-Chul Han guideranno gli artisti e restituiranno valore cultuale alle loro opere, custodi di significati simbolici venerabili in un tempio che finalmente è all’aperto: la piazza, luogo di amore, luogo di congiunzioni copulative, luogo dell’abitare umano e che per questo appartiene alla dimensione del divino.