IL FUTURO NON È CIÒ CHE ACCADRÀ, MA CIÒ CHE FAREMO
LUNETTA, MANTOVA | 10 - 16 GIUGNO 2024
“Le frontiere, materiali o mentali, di calce e mattoni o simboliche, sono a volte dei campi di battaglia, ma sono anche dei workshop creativi dell’arte del vivere insieme, dei terreni in cui vengono gettati e germogliano (consapevolmente o meno) i semi di forme future di umanità […]
Nella storia nulla è predeterminato; la storia è una traccia lasciata nel tempo da scelte umane molteplici e di diversa origine, quasi mai coordinate.”
(Zygmunt Bauman)
La IX edizione di Without Frontiers, Lunetta a Colori si apre con la risposta alla domanda sul futuro che chiude il libro Affetti S/Connessi | Rigenerare sentimenti e legami nel tempo che divide di Chiara Mortari in cui l’autrice ci invita a concepire nuove immagini di futuro partendo dal quotidiano, dalle storie singolari, ricomponendo le s/connessioni affettive, riconoscendone i nessi vitali, spesso oscurati dalla prestazione e dall’abilismo e a rispondere con “Il futuro non è ciò che accadrà, ma ciò che faremo.” La IX edizione continua il percorso, iniziato nel 2016, di ricerca attraverso diverse modalità di ri-costruzione delle relazioni e di pratiche di visione che vedono l’arte punto di partenza fondamentale.
Da quel 1986 in cui Paolo Guzzanti definiva Lunetta il Bronx mantovano, lo spazio, un tempo scandito dal solo grigiore dei palazzoni in cemento è oggi attraversato dall’intervento degli artisti che hanno vissuto a stretto contatto con la comunità a cui le opere si rivolgono. Questa metamorfosi non appartiene al solo tessuto urbano ma è frutto degli scambi e delle relazioni che si sono costituite negli anni e si riflette negli sguardi vitali di chi lo attraversa; nelle espressioni diffidenti divenute oggi sorriso caldo e sincero, che sa di famiglia. L’ostilità si è fatta accoglienza e il cambiamento non è atteso ma compiuto tutti i giorni.
Gli artisti chiamati quest’anno a lavorare sul tessuto urbano di Lunetta e del vicino quartiere Virgiliana svolgeranno una riflessione che mette al centro azioni e rel-azioni, esplorando il ruolo cruciale del noi rispetto all’io nella costruzione attiva del domani.