“Ricordo un sette agosto, davanti al castello e vicino al lago, il cielo era bianco. L’acqua compatta, gli alberi riflettevano scintillii opachi, come specchi. Mantova, dormendo, sudava. Il mondo emetteva umidità. Eppure, dalle pietre bollenti, e dall’acqua calda e piatta, emanava sensualità.” (Flavio Caroli)
Mantova è una città bellissima. Il sole bacia con i suoi raggi il marmo e il travertino degli edifici cittadini, che diventano fonte di bagliori dorati e rosati. Riflessi continui decorano la città, provenienti dalle acque del lago e dai rii che la attraversano, generando giochi di luci e ombre e contrasti suggestivi ed evocativi di una storia millenaria ancora da scoprire. Nel suo cuore cela tesori segreti, protetti da antiche dimore che si ergono a roccaforti di tanta bellezza. È stupenda con i fumi della nebbia mattutina che lentamente salgono dal lago bagnando i fili d’erba che lo costeggiano, e al tramonto, quando un sole rosso fuoco illumina il castello di San Giorgio che sembra bruciare di fiamme vere. Ha dato i natali e ospitato alcune fra le personalità più interessanti e importanti della storia italiana, da Virgilio ai Gonzaga, da Isabella d’Este al Mantegna, da Giulio Romano a Nuvolari. Ora è giunto il momento di raccontare tutto questo. Il progetto “Guardami, io sono Mantova” vuole raccontare la storia e i segreti di una città affascinante attraverso degli interventi artistici narrativi. Attraverso degli interventi di poster-art le bellezze segrete e nascoste della città torneranno ad emergere, imponendosi allo sguardo di tutti quelli che attraversano la città. La scelta di questa tipologia d’arte nasce dalla posizione strategica e visibile data ai supporti dei cartelloni pubblicitari che saranno sostituiti temporaneamente da illustrazioni realizzate ad hoc da cinque artisti diversi fra loro per stile e poetica, così da generare una narrazione eterogenea e vivace, che tocchi più momenti possibili del passato mantovano reinterpretato in chiave contemporanea. L’obiettivo è quello di legare passato e presente attraverso l’arte, cercando di rispondere alle domande “Cos’era Mantova un tempo?” “E che cos’è Mantova oggi?”, in un crescendo narrativo che spinga gli spettatori a voler indagare, anche individualmente, le glorie e le magnificenze di una città pronta a rinascere.
“Et tu, Mantua, exaltaberis. Ita Deo placitum, nec falli numina possunt.” (Papa Pio II Piccolomini)